L’arte del lamentarsi, del piangersi addosso è una caratteristica spiccata del nostro paese. Della serie: “Il pane a chi non ha i denti”, proverbio vecchio ma sempre molto attuale. Il pane in questo caso è stato offerto alla Campania dall’Ue, ma purtroppo non è stata capace di addentarlo. Centoquaranta milioni stanziati dalla Commissione Europea per fronteggiare la situazione “Terra dei Fuochi”, per dare il via al risanamento dei territori inquinati e per velocizzare le procedure per la realizzazione degli interventi necessari. La Campania ha sinora utilizzato solo 8 milioni di euro e non ha presentato progetti attendibili e all’altezza delle risorse messe a disposizione dal programma operativo 2007-2013 della stessa Ue. La notizia viene direttamente da Bruxelles ed è la risposta all’interrogazione parlamentare presentata al Parlamento Europeo dall’eurodeputato Pedicini (Movimento Cinquestelle).
Un chiaro segno insomma della noncuranza delle autorità, Governo e Regione Campania, riguardo la vicenda Terra dei Fuochi, in fin dei conti mai stata messa al centro di alcun progetto politico e mai stata affrontata con i mezzi adeguati. Le istituzioni italiane non hanno mai adottato un sistema dignitoso (ci accontentiamo di poco) di gestione dei rifiuti in Campania. Un vero e proprio scandalo. Uno scandalo che era nell’aria già da tempo. Allarmi, grafici, emergenze, statistiche, manifestazioni, storie di malattie, racconti di vite infelici, inquinamento, diffamazione, inceneritori, lotte, discariche, progetti. Tante, troppe polemiche, accuse sterili, clamore mediatico. E poi? Poi nulla. “Tutto fumo e niente arrosto” come si suol dire. Sorge spontaneo domandarci se la cosiddetta “emergenza terra dei fuochi”, che è stata per mesi sulla bocca di tutti-compresi i totalmente sprovvisti delle conoscenze per parlarne-sia mai stata messa al primo posto tra le priorità del Governo italiano e se i fondi siano stati sfruttati adeguatamente. La risposta è no. No. Un’altra occasione perduta. Ma sono in pochi a conoscere la realtà delle cose: la maggior parte dei cittadini, nella totale indifferenza rispetto alla questione, crede che la motivazione principale della mancanza di interventi risolutivi sia proprio l’assenza di risorse economiche e colpevolizza quella stessa Ue che ha dimostrato concretamente di voler tendere la mano ad uno dei suoi paesi membri. Ma evidentemente non lo meritiamo. Vergogna. Sorgono necessariamente numerosi ed inquietanti dubbi rispetto alla possibilità che l’emergenza terra dei fuochi, come del resto altre in Campania, rientri nelle priorità del programma 2014-2020 per la pianificazione degli interventi volti al recupero dei siti inquinati. Quando si dice perdere di credibilità.