"Captain America: Civil War"

Giovedì, 12 Maggio 2016 00:00
  

 

Captain America: Civil War fa centro. Arrivato nelle sale dei cinema italiani lo scorso 4 maggio, sta facendo scalpore, con la stima di 181 milioni di dollari incassati nel primo weekend negli Stati Uniti. Il film rappresenta il terzo capitolo della saga cinematografica dedicata a Captain America, sequel di Captain America: The Winter Soldier, entrambi diretti dai fratelli Joe e Anthony Russo. A dirla tutta però il lungometraggio non apporta molti cambiamenti alla storia di Captain America, che più o meno resta invariata, ma piuttosto si ricollega alle vicende di Age of Ultron, portando avanti la trama degli Avengers.


Tutto ha inizio da una nuova controversia. I Vendicatori sono coinvolti in una battaglia contro i nemici, questa volta a Lagos, che genera ancora una volta morte e devastazione. Di nuovo i supereroi sono condannati dall'opinione pubblica e, paradossalmente, vengono visti come una minaccia per il genere umano, da tenere perciò sotto chiave. È così che il governo decide questa volta di intervenire in maniera radicale, frenando il potere di iniziativa degli Avengers. Con gli Accordi di Sokovia (nome della città distrutta nella penultima battaglia) la NATO stabilisce l'intervento di un organo governativo, per controllare e gestire le loro operazioni. Inaspettatamente, l'indisciplinato e anticonformista Tony Stark, preso dai sensi di colpa, accetta passivamente le decisioni del governo; invece il diligente e responsabile soldato Steve Rogers, è contrario al comando dall'esterno, che potrebbe diventare un ostacolo alla libertà e soprattutto alla tempestività dei loro interventi. Si creano così due schieramenti, con a capo i due rispettivi leader: Iron Man e Captain America. La divisione è poi inasprita da Bucky Barnes, il Soldato d'Inverno: Bucky è ritenuto responsabile di un altro attentato avvenuto a Vienna, mentre i dettagli dell'accordo per il controllo degli Avengers vengono convalidati, ma Captain America non può permettere che il suo amico fraterno paghi per delle colpe che non prescindono da lui.


La rissa causata esclusivamente a causa di queste due ragioni potrebbe apparire un po' sproporzionata, quasi forzata, ma per come è stata sapientemente gestita dagli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely, per i vari elementi e personaggi introdotti, risulta tutto molto più convincente. Si fa fatica alla fine a capire chi dei due supereroi sia nel giusto, e a decidere se stare dalla parte del #TeamCap o del #TeamIron.

 

Molto risalto è stato dato al personaggio di Black Panther o Pantera Nera, il cui vero nome è T'Challa, che è stato rappresentato in una maniera che lo rende molto acattivante. Pantera insegue più una vendetta personale che una vera e propria ideologia di fondo, che la porterà all'inseguimento di Bucky e a stare dalla parte di Iron Man.


Un'ondata di freschezza e originalità è portata da alcuni personaggi come Ant-Man e SpiderMan, protagonisti di vari dialoghi e scene divertenti; spassosissime le gag tra Iron Man e il "Bimbo ragno" (nomignolo attribuitogli dallo stesso Stark). Qui il nostro Peter Parker è un adolescente in erba, alle prese con i suoi poteri da soli 6 mesi; è molto fedele all'originale, ironico e logorroico al punto giusto, ma che sa anche dimostrarsi scaltro e forte quando ce n'è bisogno. Per Spidey, d'altronde, sta per aprirsi una nuova era cinematografica (vi conviene aspettare la fine dei titoli di coda per saperne qualcosa in più).

 

Il film nel complesso risulta efficace su tutti i fronti. Il punto di forza assoluto è rappresentato dalle numerose scene d'azione, spettacolari combattimenti e corpo a corpo coreografati alla perfezione. Unica pecca forse è il fatto che la sceneggiatura traboccante di battaglie lascia troppo poco spazio alla storia e alla psicologia dei singoli personaggi. Inoltre l'adattamento cinematografico di Civil War si diversifica molto dall'omonimo fumetto dal quale è stato tratto, un vero peccato per un universo così vasto e pieno di curiosità. Ma ciò è dipeso molto dal problema relativo ai diritti cinematografici di personaggi presenti all'interno della Marvel Comics, che da sempre ostacola la libertà dei registi. I Fratelli Russo, in questo senso, hanno fatto un lavoro stupefacente, rendendo Captain America: Civil War uno straordinario cinecomic, tra i migliori mai realizzati.

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