Si è conclusa domenica 29 gennaio, presso Quartieri Airots, la tre giorni di Game Over, atto unico ispirato a Il Calapranzi di Harold Pinter. Il Calapranzi è un testo che, pur essendo stato rappresentato innumerevoli volte e avendo più di quarant'anni di età, comunica ancora un'indiscutibile sensazione di attualità, e infatti trova nuova vita in Game Over. Scritto ed interpretato da Federico Torre e Sergio Savastano, e con la partecipazione di Gabriele Basile e Bruno De Filippis, l'opera trasmette agli spettatori in pieno le atmosfere claustrofobiche del drammaturgo inglese.
«L'idea iniziale – affermano gli autori – che avevamo avuto, era quella "semplicemente" di mettere in scena Il Calapranzi di Pinter. E con questa intenzione mettemmo mano al copione, decidendo di seguirlo fedelmente. Col tempo e molte letture dopo, però, tra un «io farei così...» ed «io aggiungerei questo...», abbiamo visto che l'idea originale stava evolvendo in qualcos'altro. In qualcosa di "nostro". Quindi, mantenendo l'atmosfera pinteriana, e rapportando il tutto in un contesto a noi più vicino, con l'occhio a 'tipi' e 'topos' decisamente mutuati dalla filmografia poliziesca americana degli anni '70, abbiamo scritto qualcosa di nuovo».
Due inviati, o meglio due assassini di un'organizzazione segreta, vengono assoldati per svolgere un compito spinoso: un omicidio; ma quella che apparentemente è la "solita routine", si trasformerà in qualcosa di totalmente inaspettato. A far da protagonista è infatti l'attesa. I due, in un ambiente ostile, spoglio e squallido, aspettano l'ipotetica vittima. In un primo momento i dialoghi sono marginali, vuoti, quasi irrazionali. Protagonisti invece, sono gli sguardi degli interpreti. Espressioni che riempiono la sala, il non detto fa da padrone attraverso dei silenzi che hanno il peso di un macigno. A poco a poco, i due rompono il ghiaccio e la conversazione inizia ad introdurre lo spettatore nel vivo della storia. Con l'arricchirsi di elementi riguardanti gli eventi passati, la tensione tra i due assassini si fa sempre più alta fino a raggiungere l'epilogo finale che farà piombare la scena nuovamente nel silenzio.
Il risultato finale è un lavoro molto gradevole, che appassiona gli spettatori e verrà replicato, sempre presso Quartieri Airots, il 18 e 19 febbraio 2017.