Tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine. Anche Suburra – La serie.
La terza e ultima stagione, disponibile dallo scorso 30 ottobre, era molto attesa dai fan in quanto c’era il dubbio su come ci si sarebbe poi ricongiunti a Suburra, il film del 2015, di cui la serie era stata pensata come un prequel.
[SPOILER ALERT]
In realtà, già dalla prima dei sei episodi (nella prima stagione erano 10, nella seconda 8 e nell’ultima due in meno) si capisce che la serie non si ricollegherà al film, anche se per il ritmo molto veloce della scena incriminata ciò potrebbe passare inosservato: muore il personaggio di Samurai, qui interpretato da Francesco Acquaroli, mentre nel film ha il volto di Claudio Amendola. La morte di questo personaggio cardine, infatti, avviene in modo quasi sbrigativo e forse un po’ banale, visto il peso che Samurai ha finora avuto nella vicenda.
In realtà il ritmo è serrato in tutti i sei episodi ed è forse questo a rendere poco gradevole l’intera stagione, perché sempre di altissimo livello sono l’interpretazione di tutto il cast, la fotografia, la regia, i costumi, ecc. Tutto avviene in modo troppo rapido, senza dare allo spettatore il tempo per metabolizzare, digerire, riflettere, interiorizzare, ragionare.
A ben vedere, la terza stagione di riduce a un forsennato gioco di cambi di alleanze, talmente rapide da avere una situazione alquanto irreale: Cinaglia (Filippo Nigro), Aureliano (Alessandro Borghi), Spadino (Giacomo Ferrara), Manfredi (Adamo Dionisi), il cardinale Nascari (Alberto Cracco), la mafia siciliana, Sibilla (Marzia Ubaldi), il padre di Angelica (Alessio De Persio)… allo stesso tempo sono tutti amici e nemici.
Ad esclusione di Aureliano e Spadino, ormai legati da un’inscindibile amicizia che intenerisce e solletica il cuore dei fan, ma li porta in questa stagione a sottovalutare puntualmente la volubile realtà del duro mondo del crimine.
I due protagonisti infatti, presi dai loro sogni e dalla smania di potere, entrambi affiancati da due validissime compagne, sembrano infatti ciechi a ciò che in verità accade quasi sotto i loro occhi.
Sono le due donne, Nadia (Federica Sabatini) e Angelica (Carlotta Antonelli), infatti, le uniche che nel loro piccolo appaiono concrete, determinate e – senza offesa – più sveglie dei loro partner. Hanno però ragione nel dire che si sono messe ad inseguire un sogno che non era il loro, e il fato purtroppo le punirà.
Il finale segna definitivamente la distanza dal film: Aureliano muore, Spadino sembra lasciare Roma. A noi resta una sensazione amarognola.
Peccato.
Link alla foto: https://www.tvserial.it/suburra-3-stagione-cast-attori-personaggi-video/