Lockdown: Peter May e il suo "libro-profezia"

Martedì, 17 Novembre 2020 00:00
  

Tra i 600 nuovi termini che entreranno nel dizionario Devoto-Oli del 2021 non poteva mancare la parola “lockdown”, senza traduzione. È purtroppo una parola di uso più che comune, quotidiano è dir poco, e anche se è in inglese tutti sappiamo cosa significa.
“Lockdown” però è anche il titolo di un libro che sta facendo molto discutere. Si tratta dell'opera dello scrittore scozzese Peter May, la quale ha una storia editoriale davvero singolare e che sta attirando notevole attenzione sul libro. Quest'ultimo è stato recentemente pubblicato, ma in realtà la sua stesura risale a quindici anni fa. Si, quindici anni fa. All'epoca May non trovò alcun editore disposto a pubblicare il suo romanzo perché la sua ambientazione fu ritenuta “troppo irrealistica”.

Ma di cosa stiamo parlando? Il romanzo è incentrato intorno ad un'indagine condotta da Jack MacNeal, poliziotto di origini scozzesi ma residente a Londra. Durante i lavori per la costruzione di un nuovo ospedale, vengono trovate delle ossa umane in un borsone. Da lì una corsa contro il tempo per risolvere un caso che si collega misteriosamente alla diffusa e letale epidemia diffusa nella capitale inglese, costretta ad un “lockdown” totale che la fa sembrare una pericolosa città da far west o uno scenario di guerra.

Come faceva Peter May a sapere che ci sarebbe stata un'epidemia, che le città sarebbero state in lockdown, ecc? Ovviamente non lo sapeva. Quando ha scritto il suo libro, il mondo era col fiato sospeso per vedere cosa sarebbe successo al virus dell'aviaria che spaventò molti. Incluso il nostro autore, che compì numerose e approfondite ricerche, contattando medici, virologi ed esperti. Questa ingente documentazione raccolta per interesse personale si dimostrò incredibilmente utile quando, bisognoso di pubblicare alla svelta un libro e con l'idea di un'indagine in mente, unì le due cose.

Il risultato è questo libro unico nel suo genere, inconsapevolmente profetico, dotato di uno stile rapido ma accattivante e di una trama che tiene col fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina.
Non sono mancate alcune critiche: c'è chi sostiene che sia una mossa puramente commerciale, una pubblicazione che non mostra rispetto della sofferenza di chi col Covid-19 ha avuto a che fare. Tuttavia, i lettori invece sostengono pressoché all'unanimità che l'opera in realtà mostra estrema solidarietà e rispetto nei confronti di chi è o è stato toccato da questo terribile virus, e che questa lettura dal valore letterario è indiscutibile riesce a dare “conforto” trattando di quella che potremmo definire la nostra nuova quotidianità ai tempi della pandemia.

[SPOILER ALERT]
Il finale apertissimo e dal ritmo davvero incalzante può apparire un po' brusco, ma sicuramente è di grande effetto sui lettori, che in massa hanno chiesto un sequel. Tuttavia, Peter May ha dichiarato che non ne scriverà uno, essendo già impegnato in un nuovo e diverso progetto letterario.





Link alla foto: https://theclothesline.com.au/lockdown-peter-may-hachette-aust-book-review/

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Annachiara Giordano

Studentessa di Lettere moderne e aspirante giornalista, sono appassionata di letteratura e viaggi, cinema e telefilm, insomma di tutto ciò che possa stimolare fantasia e immaginazione. 

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