Negli ultimi giorni si sta scatenando un vero e proprio putiferio sui social a causa di una voce sempre più insistente secondo cui il governo giapponese ha intenzione di introdurre una nuova tazza per tutelare gli autori. L’obiettivo è quello di “colpire” i cosplayer che fanno soldi e costruiscono una carriera sfruttando l’operato degli autori di manga, anime e videogiochi.
Il settore del cosplay genera in Giappone un volume d’affari da capogiro. I piiù fortunati riescono a costruire dei veri e propri imperi. Basti pensare alla più importante cosplayer professionista giapponese, Enako, che arriva a guadagnare fino 90.000 dollari al mese tra apparizioni pubbliche, merchandising, book fotografici, sessioni autografi e di chat, pubblicità e molto altro ancora, mentre altri cosplayer ricavano vendendo proprie foto o video vestiti da personaggi famosi. Tutto questo non contempla affatto una percentuale dovuta gli autori, che quindi non ricavano nulla.
Secondo quanto riferito dai media giapponesi, i membri del governo sono quindi attualmente al lavoro per trovare una soluzione che possa accontentare in qualche modo tutti, consultando sia chi detiene i diritti sia i cosplayer come la stessa Enako.
L’argomento più spinoso pare che sia quello dei social media. Il governo vorrebbe infatti considerare una violazione dei diritti anche pubblicare foto e video su Instagram e altre piattaforme online, andando, però, a colpire anche i cosplayer amatoriali.
Link alle immagini: https://anime.everyeye.it/notizie/guadagna-cosplayer-giapponese-enako-mostra-impressionante-fatturato-2020-489943.html - https://www.reddit.com/r/cosplaygirls/comments/6tvgy6/enako_cosplay_at_comiket_92/