Inizia ufficialmente il governo Draghi: recap!

Sabato, 13 Febbraio 2021 11:12
  

Alle 19 di ieri Mario Draghi ha sciolto la riserva e ha ufficialmente accettato l’incarico di formare un nuovo governo, affidatogli dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In diretta dal Quirinale, ha anche rivelato i nomi dei ministri che andranno a formare il suo esecutivo. Alle 12 di oggi, il giuramento.

 

Dopo due giri di consultazioni con i partiti e le parti sociali, l’ex presidente della BCE è salito al Quirinale per comunicare al presidente Mattarella di essere pronto a sciogliere la riserva ed a formare un nuovo governo. Ha pertanto comunicato la lista dei ministri che lo accompagneranno. Ventitré dicasteri, di cui quindici affidati a uomini politici e otto a figure tecniche, così come quindici ministeri sono affidati a uomini e otto a donne.

 

Hanno ricevuto l’incarico da Draghi alcuni dei nomi più citati negli uomini giorni, dall’ex presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia alla Giustizia al direttore generale della Banca d’Italia Daniele Franco per il Ministero di Economia e Finanza, passando per il manager Vittorio Colao nuovo ministro dell’Innovazione tecnologica e della transizione digitale.

 

Confermati nel proprio dicastero quattro ministri del governo Conte-bis: Lamorgese agli Interni, Di Maio agli Esteri, Speranza alla Salute, Franceschini ai Beni Culturali, D’Incà ai rapporti col Parlamento. Torna al Ministero delle Pari Opportunità e della Famiglia Elena Bonetti, dopo le dimissioni che, insieme a quelle di Teresa Bellanova, hanno praticamente innescato la crisi del governo Conte-bis.

Molta attenzione sul “nuovo” Ministero della Transizione Ecologica – che però tecnicamente è il già esistente ministero dell’Ambiente con un nuovo nome. A guidarlo sarà Roberto Cingolani, fisico, ex responsabile dell’innovazione tecnologica di Leonardo e ex direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.

 

Il nuovo esecutivo Draghi rivela l’ampio sostegno ottenuto durante le consultazioni nell’assegnazione dei ministeri a rappresentanti di tutti i partiti che hanno sostenuto l’ex governatore della Banca d’Italia. A formare l’esecutivo sono infatti quattro ministri pentastellati, tre ciascuno per Pd, Lega e Forza Italia, uno per Leu e uno per Italia Viva. Ovviamente esclusi Fratelli d’Italia, unico partito ad essersi opposto fin dai primi istanti alla partecipazione al governo di Mario Draghi.

 

I membri del nuovo esecutivo sono entrati ufficialmente in carica dopo il giuramento di fedeltà alla Repubblica che si è tenuto alle 12 di oggi al Quirinale. A causa della pandemia da Covid-19 è stato un giuramento diverso dal solito. Non sono stati ammessi parenti dei nuovi ministri, né giornalisti e fotografi. In attesa del giuramento, i ministri sono stati seduti a debita distanza nel Salone delle Feste e, poi, si sono spostati nel salone dei Corazzieri per la rituale foto di gruppo, a cui hanno preso parte posizionati in tre file da sette, ad un metro di distanza gli uni degli altri. si è svolta poi la cosiddetta cerimonia della campanella, cioè il passaggio della campanella che segna l'inizio del Consiglio dei ministri dalle mani del presidente del Consiglio uscente al suo successore. Dopo questi rituali, può tenersi il primo Consiglio dei ministri del nuovo governo.

 

Il nuovo esecutivo dovrà poi chiedere la fiducia alle Camere, entro dieci giorni dal decreto di nomina del presidente del Consiglio, secondo la Costituzione. Si ipotizza dunque che Draghi si recherà a chiedere la fiducia al Senato (secondo la regola dell’alternanza tra le due Camere, visto che il precedente esecutivo chiese la fiducia prima ai Deputati) mercoledì 17 gennaio, per poi presentarsi alla Camera il giorno successivo, giovedì 18. Non ci si aspettano sorprese: è prevedibile che il nuovo governo otterrà una fiducia molto larga, trovando unicamente l’opposizione di Fratelli d’Italia, che potrebbe però anche astenersi.

 

Numerosi i temi caldi che aspettano l’attenzione del nuovo Presidente del Consiglio, in gran parte conseguenza della situazione di emergenza generata dalla pandemia. Il 25 febbraio scade il divieto di spostamento tra regioni, ed è probabile che all’interno dell’esecutivo vi siano opinioni diverse a riguardo. Segue poi la necessità di valutare il rinnovo del blocco dei licenziamenti che scade il 31 marzo e i ministri interessati dalla questione – il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andra Orlando del PD e quello allo Sviluppo economico, il leghista Giancarlo Giorgetti – hanno posizioni di partenza distanti. Infine, il piano vaccinale, di cui Draghi discuterà in una videoconferenza informale con i leader del Consiglio europeo il prossimo 25 febbraio.

 

 

 

 

 

 

 

Link alla foto: https://www.ilpost.it/2021/02/13/giuramento-governo-draghi-diretta-foto/

Ultima modifica il Sabato, 13 Febbraio 2021 13:13
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Annachiara Giordano

Studentessa di Lettere moderne e aspirante giornalista, sono appassionata di letteratura e viaggi, cinema e telefilm, insomma di tutto ciò che possa stimolare fantasia e immaginazione. 

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