La regina di cuori: il nuovo cortometraggio contro le challenge online

Venerdì, 03 Settembre 2021 15:54
  

Ieri 2 settembre 2021, durante la 78 edizione della mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia è stato presentato il nuovo cortometraggio diretto da Thomas Turolo “La regina di cuori” che contemporaneamente è stato trasmesso per la prima volta in streaming su Rai play alle 19:00.

I protagonisti della storia sono Alice (Beatrice Vendramin), Martina (Mariasole Pollio), Andrea (Cristiano Caccamo) e il terapista (Giuseppe Battiston). Questo progetto transmediale nasce dalla terza edizione del contest “La realtà che non esiste”, un’iniziativa che unisce il racconto di una tematica sociale alle nuove forme di storytelling, trasformando una storia in un progetto per promuovere la realtà virtuale.

 

 

La regina di cuori racconta il tema giovanile e tristemente attuale delle Challenge online, un fenomeno che, secondo i recenti studi, ha toccato durante il lockdown il 15% dei ragazzi di età compresa tra i 15 e 19 anni. L’intento del produttore era ricreare una storia breve ma efficace, utilizzando il linguaggio dei giovani per far arrivare il messaggio direttamente alla generazione Z.

Il social movie narra la storia di Alice e del suo bisogno di approvazione tra i suoi coetanei: la giovane diciottenne cerca di ottenere attenzioni imbattendosi nelle Challenge online, sfide rischiose che mettono a dura prova la vita di coloro che ne diventano dipendenti. Alice, nonostante abbia aiuti esterni, ha un incubo ricorrente ossia la presenza di una cattivissima regina di cuori che la perseguita sussurrandole all’orecchio tutte le sfide matte da dover compiere.

 

Turolo si incentra su questo argomento perché è necessario trattare questo tema urgente e purtroppo trascurato nonostante ormai sia diventato una realtà diffusa. Molti ragazzi, ad esempio, hanno provato la Blackout Challenge, in cui è richiesto stringersi una cintura al collo e resistere senza aria quanto più possibile. Il cortometraggio non vuole esprimere un giudizio negativo sulla presenza di internet che, anche nella vita dei più giovani, è ormai indispensabile. La storia vuole piuttosto suggerirne un buon utilizzo, obiettivo difficile da raggiungere soprattutto se si ha a che fare con gli adolescenti che hanno una grande voglia di misurarsi con le sfide e che spesso non percepiscono i rischi che corrono.

 

È innegabile che le azioni sconsiderate dei giovani, per provare il brivido del superamento delle sfide, sono diventate ancor più pericolose a causa delle comunità web. I ragazzi, infatti, spinti dalla ricerca di intrattenimento ma soprattutto attratti da strumenti per definire la propria identità e appartenenza ad un gruppo, sono spinti ad emulare i video virali delle Challenge che girano online. Sono necessarie dunque forti capacità educative per fornire regole e limiti ai giovani, regolando l’uso dei social a seconda della loro età. Inoltre è essenziale una moderazione dei contenuti da parte dei social, che attualmente risulta non sufficiente. Fondamentale potrebbe essere segnalare la presenza di video Challenge non adatte alla circolazione online e letali per tanti adolescenti, al fine di impedirne la virale circolazione. Sebbene sia diventato molto difficile gestire ciò che accade su internet, è importante non continuare a normalizzare questi eventi e non accettare che tutto accada senza reagire.

 

 

 

 

 

 

Link alla foto: https://th.bing.com/th/id/OIF.kLZNlhWj46KpIUSN5bi7ZA?pid=ImgDet&rs=1

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