Now and Then chiude il viaggio dei Beatles

Venerdì, 24 Novembre 2023 00:00
  

Il 2 novembre scorso, come molti sapranno, è stato pubblicato l’ultimo singolo dei Beatles Now and Then, una canzone, registrata nell’arco di quasi 5 decenni e che ha dato al gruppo di Liverpool la soddisfazione di stare in vetta alle classifiche britanniche come accadde nel 1969 con The Ballad of John and Yoko.

 

Nel 1977 John Lennon non faceva più la vita da star, oramai tutte le sue attenzioni erano rivolte al piccolo Sean, che trascorreva gran parte del suo tempo con il padre e ciò impediva all’ex Beatle di dedicarsi alla musica a tempo pieno.

Dalla trasmissione radiofonica The Lennon Lost Tapes, condotta da Elliot Mintz e andata On Air tra il 1988 e il 1992, emerse però che la voce di Imagine, ogni tanto, con l’aiuto di un registratore portatile, si accompagnava alla chitarra o al piano per registrare demo e frammenti musicali.

Fu proprio in questi momenti che John registrò Free As a Bird, Real Love e Now and Then. Queste canzoni non furono mai completate perché Lennon fu ammazzato fuori al suo appartamento l’8 dicembre 1980 e, sebbene sulla cassetta che le conteneva ci fosse scritto “For Paul [McCartney]”, rimasero sepolte finché Yoko non la consegnò nelle mani dell’ex bassista dei fab four nel 1994. Fino a quel momento i Beatles rimasti o più simpaticamente i Threetles, si erano sempre opposti a riformare la band senza il loro vecchio compagno di avventure, ma quelle canzoni una volta riscoperte hanno dato alla band l’ultima occasione, per suonare assieme, almeno virtualmente.

 

E così John, Paul, George e Ringo, con l’aiuto del produttore Jeff Lynne registrarono Free as A Bird e Real Love per il progetto Beatles Anthology. Il tutto non senza qualche difficoltà dovuta alla qualità del nastro originale che impediva di separare il piano e la voce di John Lennon, che con il nuovo arrangiamento subiva problemi di pitching.

Per Now and Then, oltre ai problemi citati, si aggiungeva anche il rumore di sottofondo dell’appartamento di New York, rendendo impossibile, dopo un paio di tentativi, di registrarci sopra, fino all’avvento, nel 2022, dell’intelligenza artificiale che è riuscita a isolare e a pulire la voce del membro occhialuto.

Qualcuno l’ha battezzata “operazione Freinkstein”, ma in realtà da anni la tecnologia permette agli artisti di poter registrare in luoghi e in tempi diversi. I Beatles  hanno semplicemente sfruttato l’ultima innovazione tecnologica per dare ai fans quel giusto lieto fine.

 

Forse non ci saranno più inediti, ma siamo sicuri che grazie alla learning machine, utilizzata da Peter Jackson per le Get Back session e per Now and Then, ci saranno nuove operazioni commerciali per tenere in vita il brand: nuove ristampe o remaster dei loro vecchi album, ma anche il recupero di vecchi live oggi inascoltabili a causa dalle urla delle fan.   

 

Foto presa dal sito di Rolling Stone italia

 

 

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