Barcellona infinito!

Lunedì, 07 Maggio 2018 09:33
  

A causa della mentalità fortemente provinciale che connota larga parte del giornalismo sportivo italiano, quando una grandissima squadra europea perde contro una di Serie A , il giorno dopo si sprecano i titoloni in pompa magna sulla classica "fine di un'era".


Comincia una parata grottesca che vede in prima linea una serie di sofisti incravattati, intenti a spiegare agli abbonati delle Pay TV che Dybala vale quanto Messi e che Cristiano Ronaldo farebbe fatica a trovare spazio nella Juventus. Quest' anno, tale sorte è toccata al Barcellona, in occasione della cocente sconfitta subita all'Olimpico contro la Roma che è costata l'eliminazione dalla Champions League. Il giorno dopo, a giudicare dai titoli di giornale, sembrava che il Barcellona fosse arrivato al capolinea di un ciclo di incredibili vittorie. Invece, a più di un mese da quella partita, i catalani si sono laureati campioni di Spagna per la nona volta in dodici anni, conquistando, con la vittoria della Coppa del Re, l'ottavo "doblete" della sua storia.


Altro che fine di un' era.


Sicuramente l'arrivo di Valverde ha stimolato un cambio d'impostazione in una squadra molto più dedita alle transizioni offensive rispetto agli anni passati. La rete fittissima di passaggi a centrocampo, l'ormai celebre tiki taka, si è pian piano assottigliata, privilegiando fraseggi offensivi più asciutti. Questo moderato cambiamento di rotta è in parte dovuto al ricambio generazionale che investe le fila della mediana catalana: Dopo il grande Xavi, anche Andres Iniesta ha detto addio al Camp Nou. Con la perdita del duo che incarnava la filosofia di gioco del grande Barcellona di Guardiola, la manovra a centrocampo si è dovuta evolvere seguendo forme più asciutte, dettate dalle menti certamente meno geniali di Rakitic e Paulinho. Anche in attacco le cose sono cambiate, dato che un tridente offensivo collaudato sul modello della "MSN" è ancora in fase di costruzione a causa del macchinoso ambientamento di Dembelé, e alle giocate ancora troppo avulse dal contesto di un comunque fortissimo Coutinho.


Eppure, nonostante i lavori in corso, il Barcellona ha vinto dominando, chiudendo la lotta per il titolo a ben dieci punti di distanza dal Real di Cristiano, battuto al Bernabeu per 3-0. La grande bellezza del mancino argentino risplende ancora di magia e la genialità di Iniesta, forse il centrocampista più forte della storia insieme a Zidane, ha illuminato il Camp Nou un' ultima volta.

 

Ma la leggenda del grande Barcellona continua!

 

 

 

 

Foto tratta da Barcellona.org

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