«Tra poco gioca la Svezia.»
Supponendo che il sorteggio fosse rimasto invariato, e che se a Stoccolma e Milano fosse finita diversamente, oggi saremmo noi nel gruppo F con Germania, Messico e Corea del Sud, diremmo: «Tra poco gioca l'Italia.»
Saltando ogni considerazione, la domanda alla quale cercheremo di rispondere ora è: «La guardiamo o no?» e lo faremo adducendo 5 ragioni per ogni scelta.
«No, non la guarderemo.»
1. Il primo motivo è che il gufìo (per usare un termine caro a Waylon Smithers) non avrebbe senso: perché mai tifare per quella stessa Corea che nel 1966 e – soprattutto – nel 2002 ci ha buttati fuori?
2. Meglio non soffrire è il secondo. Se la Corea è poca cosa, è meglio non pensare «Persino noi l'avremmo asfaltata e col passo falso della Germania di ieri avremmo potuto raggiungere gli ottavi.»
3. Possiamo andare al mare.
4. L'ignoranza è una benedizione. Chissene di chi vince!
5. Difficilmente sarà una partita indimenticabile, il che ci riporta ai punti 3 e 4.
«Sì, la guarderemo.»
1. Per chi non vive in una città di mare – o ragionevolmente vicina ad esso – il punto 3 dei "no" può essere d'aiuto: verrà trasmessa alle 14, cosa c'è di meglio per conciliare un riposino?
2. È comunque calcio, e considerato che verranno lunghe giornate senza in cui diremo:«Ora mi guarderei anche Isole Fiji-Samoa!» ci può anche stare.
3. Ci saranno le tifose svedesi.
E anche le coreane.
4. Può uscire un nome per il Fantacalcio... chi può dire che quel terzinaccio dal nome impronunciabile non venga comprato da una neopromossa? Solo chi ha visto il match lo ricorderà per l'abnegazione e dei discreti cross.
5. Se la vediamo in un bar, magari offre Zlatan. E lui, sicuramente non se la perderà...
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