Quando c'era LVI

Venerdì, 22 Aprile 2016 18:43
  

Era di Domenica 10 Aprile quando, armati di spirito combattivo, un gruppo di coraggiosi guerrieri fascisti, aurora della vita, speranza della patria, e soprattutto esercito di domani, faceva il suo ingresso al Romics, covo di gruppetti di comunisti in erba, nascosti dietro case editrici indipendenti che si ostinano a promuovere libretti satirici e denigratori. L'azione di questi giovani eroi ha portato in breve allo stravolgimento dello stand della Shockdom dove fino a poco tempo prima si era consumata la promozione di un albo satirico su di LUI, un esempio di satira che persino il quotidiano Libero ha definito "senza palle", incapace di guardare ai veri nemici della patria, come gli immigrati e il governo Renzi.

 

Ecco, immaginate ora di esservi imbattuti in una notizia del genere, decantata con il tono militarmente cadenzato, dei comunicati di epoca fascista: è il solo modo di ridere di quanto accaduto durante l'annuale appuntamento del Romics, festival del fumetto e dell'animazione, e unicamente perché non ci sono stati danni riportati da persone.


Durante l'ultimo giorno del Romics tre uomini si sono avvicinati allo stand Shockdom versando una bibita sui volumi in vendita e lanciandone alcuni addosso agli standisti. L'azione, ripresa da uno dei tre e successivamente pubblicata in rete, ha accompagnato la richiesta del fumetto Quando c'era LVI di Daniele Fabbri e Stefano Antonucci, per cui però c'era stato il tutto esaurito poco prima, tanto che anche gli autori erano già andati via.


Dati i danni valutati tra i cinquecento e i mille euro la Shockdom sporgerà denuncia contro ignoti, ribadendo che la pubblicazione dei quattro numeri di Quando c'era LVI andrà avanti secondo la programmazione definita, senza rallentamenti o modifiche, rispettando la scelta della casa editrice di promuovere questo lavoro.


Si tratta di un albo che come è facile intuire dal titolo e dall'immagine di copertina, tratta in maniera grottesca la figura di Benito Mussolini che, ritornato alla vita, si trova a doversi reinventare seguendo i nuovi dettami della politica sempre più "social". Un argomento che evidentemente ancora urta la sensibilità di qualcuno ma che, come in molti altri casi di albi pubblicati da case editrici indipendenti, ha trovato l'approvazione di una grossa fetta di pubblico, che dopo l'attacco si è impegnata tra l'altro a pubblicizzare privatamente il volume, come segno di solidarietà alla Shockdom e agli autori per il vile attacco subito. Un rivolgimento in positivo degli eventi a cui io stessa mi unisco. È un volume davvero divertente, particolare per lo scenario immaginato, che vale la pena di comprare per ridere un po' di quello che avremo potuto essere se la storia ci avesse voluto sconfitti.

 

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Ultima modifica il Domenica, 24 Aprile 2016 07:45
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