Il re: attesissimo, ma non convince...

Sabato, 09 Novembre 2019 10:39
  

C’era una volta un principe inglese che decise di allontanarsi dalla corte, ambiente meschino e claustrofobico. Si diede quindi all’alcol, al gioco, alle sfrenatezze, all’amoralità.
No, non stiamo parlando di Harry Windsor. Bisogna tornare indietro nel tempo.
Parliamo di quello che poi sarà re Enrico V, nell’omonima opera di William Shakespeare.

L’opera del Bardo torna a vivere grazie alla trasposizione filmica operata da David Michod e Joel Edgerton: ecco che, dopo essere stato presentato il 2 settembre in anteprima mondiale al Festival del cinema di Venezia, lo scorso primo novembre su Netflix viene distribuito Il re.
La pellicola era attesissima, oltre che per l’importanza dell’argomento e per il prestigio dell’opera di riferimento, anche per la presenza del cast di nomi forti a partire dal protagonista, interpretato dall’astro nascente Timothee Chalamet, passando per il sopracitato Edgerton per giungere al prossimo Batman, Robert Pattinson.

Un dramma storico che da sempre ha affascinato milioni di lettori e che per certi aspetti si presenta come una storia universale: oltre a Harry Windsor, quante volte abbiamo sentito di reali inglesi insofferenti alla rigidità della corte? Tantissime. Ma è sempre interessante.

Veniamo al film. Il re si caratterizza per una potenza visiva senza paragoni: fotografia, movimenti di camera, scenografie e costumi sono da premio Oscar. Risulta evidente che la ricostruzione storica è avvenuta in modo perfetto. Anche l’interpretazione di tutto il cast è fenomenale.
Tuttavia la pellicola risulta lenta e difficile da sopportare. Vi sono numerose scene morte, momenti di stasi a go go e gli eventi si susseguono a rallentatore. Ciò purtroppo impedisce un reale godimento del film da parte dello spettatore.

Bisogna però menzionare un aspetto particolare dell’interpretazione di Pattinson: l’attore britannico interpreta il delfino di Francia, Luigi, e perciò ha ritenuto giusto dare un’inflessione francese alle sue battute (ci si riferisce ovviamente al film in lingua originale). Tutto giusto. Peccato che il risultato sia oltremodo macchiettistico, se non comico, con un’ingiusta forzatura delle “t” che lo fa sembrare più tedesco che francese.
Chissà come sarebbe un Batman dall’accento tedesco…!



Link alla foto: https://www.denofgeek.com/uk/movies/netflix/68335/netflixs-the-king-review-a-gorgeous-but-uninspiring-period-drama

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Annachiara Giordano

Studentessa di Lettere moderne e aspirante giornalista, sono appassionata di letteratura e viaggi, cinema e telefilm, insomma di tutto ciò che possa stimolare fantasia e immaginazione. 

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