Pensate al Carnevale. Fatto? Ottimo, ora pensate alle sfilate di quei meravigliosi carri allegorici. Fatto? Eccellente. Infine, provate ad immaginare cosa possa accadere trasportando il tutto in quel meraviglioso paese che è il Giappone. Fatto?
Bene, vediamo se la vostra immaginazione è riuscita nel non facile compito di superare la realtà!
La Danjiri Matsuri si tiene tra settembre e ottobre in varie parti del paese, e altro non è che una sfilata di enormi carri, che, come molte altre cerimonie e festività, trae origine dalla ricchissima mitologia e cultura del Paese del Sol Levante (le origini della celebrazione sono infatti legate alle feste per il raccolto). I Danjiri, meravigliosamente decorati e intarsiati, hanno la forma dei tipici santuari e templi, e prima della sfilata vengono sottoposti ad un elaborato rituale di consacrazione fatto di canti e preghiere. Infine, delle grosse funi vengono legate ai carri, mediante le quali verranno trainati in processione.
Già, perché i Danjiri non hanno motore, e sta alla forza dei fedeli trascinarli lungo il percorso della festa, in un tripudio di bandiere, preghiere, fiori, canti e musica tradizionale a base di tamburo e campana!
Se pensate che la bizzarria sia finita qui, vi sbagliate di grosso, perché da un paese come il Giappone è lecito aspettarsi qualcosa di molto più spericolato, giusto?
E allora vediamo cosa accade a Osaka: anche qui c’è la normale processione, con i carri trainati lentamente per le strette stradine del percorso; tuttavia, una volta arrivati nella quindicesima strada, la velocità aumenta considerevolmente fino a sfociare in una vera e propria gara! Naturalmente, un grosso carro di legno non ha esattamente la manovrabilità di un’utilitaria, e ogni curva può risultare estremamente pericolosa, per non parlare degli urti e delle collisioni… tenendo anche conto del fatto che i partecipanti in genere alzino un po’ troppo il gomito col saké!
Benché la maggior parte delle processioni del paese si svolgano in maniera tranquilla, Osaka è tutt’altro che un caso isolato: pensate che a Kishiwada ci si aspetta ogni anno che almeno una persona perda la vita!
Che dire: per qualcuno non è Natale senza il Panettone, per altri non è Danjiiri Matsuri senza che qualcuno sia stritolato da un enorme santuario semovente!